border milano 09



Nasce da un'idea di Silvia Moro,  realizzato grazie alla collaborazione di Anabi Bertolotti, Arci Bellezza, Architettura delle Convivenze e di tutte quelle realtà di Milano e non  che vi hanno aderito. ( vedi sito: http://border.fotoup.net )


Manifesto                                                    di silvia moro


«Essi [i confini] muoiono e risorgono, si spostano, si cancellano e riappaiono inaspettati. Segnano l’esperienza, il linguaggio, lo spazio dell’abitare, il corpo con la sua salute e le sue malattie, la psiche con le sue scissioni e i suoi riassestamenti, la politica con la sua spesso assurda cartografia, l’io con la pluralità dei suoi frammenti e le loro faticose ricomposizioni, la società con le sue divisioni, l’economia con le sue invasioni e le sue ritirate, il pensiero con le sue mappe dell’ordine».
Claudio Magris 



BORDER si propone come un progetto in divenire, una rete di persone, associazioni e luoghi, discipline e linguaggi che attraverso una serie di appuntamenti intende esplorare i significati del confine con l’obiettivo di ritrovare al suo epicentro la valorizzazione delle diversità, la socializzazione, la responsabilità sociale, lo scambio interculturale, le pratiche artigiane, altre pratiche del vivere e dell’abitare, la città come territorio di relazioni, e non ultimo, un punto di vista inedito che ribadisca che il confine non è una linea che separa  bensì un territorio dove avvengono relazioni, scambi e contaminazioni in termini di arricchimento.



BORDER, di volta in volta, gode della collaborazione di diversi professionisti, artigiani, artisti, musicisti, scrittori, intellettuali, associazioni, che costituiscono una rete di relazioni progettuali, come territorio di confine da cui osservare l’intorno, per essere terra  di intrecci d’identità e contaminazioni, che acquisisce e sviluppa, giorno dopo giorno nuove ramificazioni e visioni, sia concretamente nella città in cui Border si situa,  sia connettendosi ad altre realtà lontane ma che ne condividono la pratica e gli intenti.

BORDER  vuole creare le condizioni per un territorio fertile  che favorisca  la riflessione e il dialogo, fra le differenti discipline e culture, non ponendosi limiti alle possibili declinazioni del concetto di confine che, come una scatola cinese, offre infinite vie e chiavi di lettura.

Oggetto di studio dell’antropologia, della sociologia dell’architettura, dell’arte, del cinema, della fotografia, della filosofia, della musica, della danza, del teatro e della psichiatria, il tema del confine, ha da sempre destato molto interesse, forse perchè è l’essere umano per primo, ad essere confinato nel proprio corpo, e come tale percepisce il confine a seconda di dove rivolge la fronte, da qui la frontiera, il cui superamento ci rende tutti stranieri. Lo straniamento di fronte a ciò che non si conosce molto spesso viene esorcizzato fabbricando un altro muro ed un altro confine che delimiti e tuteli il conoscibile, quando la vera ricchezza si trova proprio nell’esplorare terre sconosciute che confermano la pluralità, ed il valore delle differenze.

Questo sito rappresentazione diretta del crocevia costituito dalla rete Border, favorisce il viaggio di perlustrazione e conoscenza di tutti i territori, realtà, singoli e associazioni, progetti che sono connessi a questo processo in divenire, rendendoli visibili  attraverso la rete informatica che consente il superamento delle distanze e dei confini in tempo reale.

Il sito diviene poi il  veicolo d’aggiornamento, d’informazione del programma della manifestazione che nasce dalle relazioni in atto in quello specifico momento.

Mostra i percorsi che BORDER propone attraverso i luoghi fisici nella città-territorio, per raggiungere le tappe che ospitano gli incontri, le mostre, i laboratori, e le rassegne che vivono l’urgenza e la necessità di esprimersi attorno al concetto di confine.

Silvia Moro

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